Nuova Riveduta:

Osea 11:9

Io non sfogherò la mia ira ardente,
non distruggerò Efraim di nuovo,
perché sono Dio, e non un uomo,
sono il Santo in mezzo a te,
e non verrò nel mio furore.

C.E.I.:

Osea 11:9

Non darò sfogo all'ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Efraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò nella mia ira.

Nuova Diodati:

Osea 11:9

Non darò sfogo alla mia ira ardente, non distruggerò Efraim di nuovo, perché sono Dio e non un uomo, il Santo in mezzo a te, e non verrò con ira.

Riveduta 2020:

Osea 11:9

Io non sfogherò la mia ira ardente, non distruggerò Efraim di nuovo, perché sono Dio e non un uomo, sono il Santo in mezzo a te, e non verrò nel mio furore.

La Parola è Vita:

Osea 11:9

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Osea 11:9

Io non sfogherò l'ardente mia ira, non distruggerò Efraim di nuovo, perché sono Dio, e non un uomo, sono il Santo in mezzo a te, e non verrò nel mio furore.

Ricciotti:

Osea 11:9

No, io non manderò a esecuzione il furore della mia ira, non mi risolverò a distruggere Efraim, perchè io sono Dio e non uomo; io ci sono in mezzo a te santo e non marcerò contro le città.

Tintori:

Osea 11:9

Non darò corso all'ira mia furibonda, non mi rivolgerò a distruggere Efraim, perchè io sono Dio, e non un uomo, in mezzo a te sono il Santo, e non entrerò nella città.

Martini:

Osea 11:9

Non lascerò agire il furore dell'ira mia; non m'indurrò a sperdere Ephraim, perchè io son Dio, e non un uomo: il santo in mezzo a te, e io non entrerò nella città.

Diodati:

Osea 11:9

Io non eseguirò l'ardor della mia ira, io non tornerò a distruggere Efraim; perciocchè io sono Dio, e non uomo; io sono il Santo in mezzo di te; io non verrò più contro alla città.

Commentario abbreviato:

Osea 11:9

8 Versetti 8-12

Dio è lento all'ira, e non è disposto ad abbandonare alla rovina un popolo che è stato chiamato con il suo nome. Quando Dio doveva dare un sacrificio per il peccato e un Salvatore per i peccatori, non risparmiò il proprio Figlio per risparmiare noi. Questo è il linguaggio del giorno della sua pazienza; ma quando gli uomini peccano, arriva il grande giorno della sua ira. Le compassioni dell'uomo non sono nulla in confronto alle tenere misericordie del nostro Dio, i cui pensieri e le cui vie, nel ricevere i peccatori che ritornano, sono tanto al di sopra dei nostri quanto il cielo è al di sopra della terra. Dio sa come perdonare i poveri peccatori. È fedele e giusto nel perdonarci i nostri peccati e in questo modo dichiara la sua giustizia, ora che Cristo ha acquistato il perdono e lo ha promesso. Il santo tremore alla parola di Cristo ci attirerà a Lui, non ci allontanerà da Lui; i bambini tremano e fuggono verso di Lui. E tutti coloro che vengono alla chiamata del Vangelo avranno un posto e un nome nella chiesa del Vangelo. Le funzioni religiose di Israele erano pura ipocrisia, ma in Giuda si teneva conto delle leggi di Dio e il popolo seguiva i suoi pii antenati. Siamo fedeli: chi onora Dio in questo modo, lo onorerà, ma chi lo disprezza sarà poco stimato.

Riferimenti incrociati:

Osea 11:9

Os 14:4; Eso 32:10-14; De 32:26,27; Sal 78:38; Is 27:4-8; 48:9; Ger 30:11; 31:1-3; Ez 20:8,9,13,14,21-23
1Sa 26:8; 2Sa 20:10
Nu 23:19; Is 55:8,9; Mic 7:18-20; Mal 3:6; Rom 11:28,29
Is 12:6; Ez 37:27,28; Sof 3:15-17

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